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giovedì 17 giugno 2010

IL DILEMMA DELL'INNO

In questi ultimi giorni, causa i comportamenti della Lega, abbiamo assistito ad una diatriba sull'Inno Italiano.
Ovviamente, in questa occasione viene fuori il sentimento patriottico, di ogni singolo cittadino.
Chi afferma è giusto, chi afferma è sbagliato, da ogni dove tuonano le voci, sull'onta lanciata.
Riepiloghiamo i fatti accaduti, in modo da essere sicuri, da esprimere un giudizio il più obbiettivo possibile.
Fatto: durante l'innaugurazione di una scuola in Veneto per la precisione (Fanzolo di Vedalgo, provincia di Treviso), viene fatto suonare il Va Pensiero (Inno della Lega), alla presenza del Governatore della Regione, Zaia(lega Nord),successivamente viene intervistato, e Lui si premura a smentire, affermando che l'Inno di Mameli, il Nostro Inno , viene regolarmente suonato, per dare il giusto risalto all'innaugurazione della scuola, durante l'intervista, aggiunge anche, che mentre suonava il Va Pensiero, lui era distratto e non se ne accorto.
Fatto: durante l'incontro di calcio avvenuto in data 14/06/2010, fra Italia e Paraguay.
I leghisti sempre protagonisti, durante una trasmissione musicale su Radio Padania, si afferma che al goal del Paraguay, abbiano esultato in modo molto goliardico.
Ovviamente a caldo i due episodi accaduti, hanno del clamoroso.
Però, se li analizziamo a mente lucida, e soprattutto non li politicizziamo, ci accorgiamo che sono degli avvenimenti facilmente spiegabili.
L'Inno di Mameli, da quando è stato scritto 1847, non è mai stato disciplinato da una legge, su quando utilizzarlo e durante quali eventi bisogna suonarlo.
La conseguenza, che se non avveniva questo patatrack, il Ministro la Russa, non si sarebbe affrettato a vociferare una legge per disciplinarlo.
L'Italia, paese alquanto, colmo di contraddizioni, che molte delle volte passano inosservate, si risveglia, quando si esagerà troppo, e da li viene fuori tutto l'accumulo di anni e anni di silenzio.
Vogliamo parlare di una contraddizione che viene permessa, senza che nessuno ne parli:
La squadra di calcio, che ha vinto l'ultimo campionato di Serie A, nelle sue file annoverà solo un giocatore Italiano, quasi alla fine della carriera, i restanti 25 giocatori sono tutti stranieri, compreso l'allenatore; nessuno dice nulla, anzi i tifosi della squadra ,suddetta sono orgogliosi.
Di questi esempi, così contraddittori, in Italia ne esistono molti, sorvoliamo, perchè l'argomento in discussione è un'altro.
Il fato ha voluto, che il giorno 15/06/2010, durante la trasmissione sportiva dell'ore 19,45 di Radio Capital, venisse intervistato l'On. Matteo Salvino, esponente della lega ed unico responsabile di Radio Padania; chi meglio di lui poteva offrire delle spiegazione sui fatti accaduti, in radio.
Testualmente, raccontava, che ognuno è libero di tifare ed esultare, per i goal di chi che sia, fatto alquanto condivisibile, ed in più chiedeva agli speaker di radio capital, di evitare di politicizzare l'accaduto, richiesta passata inosservata.
Perchè, effettivamente, la Politica non c'entra nulla, siamo noi ad interpretarlo in modo politico.
Questi avvenimenti, ci servano a fare una giusta distinsione, se siamo persone obbiettive, perchè è giusto dare il peso ad ogni avvenimento, senza esagerare.    

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